
Il 16 ottobre 2024, durante la trasmissione Unomattina, il Prof. Nicola Quaranta, Direttore di Otorinolaringoiatria al Policlinico di Bari e Presidente della Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF), ha discusso l’allarmante aumento dei problemi uditivi in Italia. Attualmente, oltre 7 milioni di italiani soffrono di disturbi dell’udito, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che entro il 2050 una persona su quattro potrebbe esserne affetta, configurando una vera e propria “pandemia silenziosa”.
Il Prof. Quaranta ha evidenziato alcuni segnali precoci di ipoacusia, come la necessità di aumentare il volume di radio e televisione o la difficoltà nel percepire suonerie e campanelli. Ha sottolineato l’importanza di sottoporsi a esami specifici per valutare la funzionalità uditiva, tra cui l’audiometria tonale, l’impedenzometria e le emissioni otoacustiche, quest’ultime particolarmente utili nei neonati.
Nonostante i progressi tecnologici abbiano reso disponibili apparecchi acustici sempre più sofisticati e discreti, persiste uno stigma che porta molti italiani a rifiutarne l’uso. Superare questa resistenza è fondamentale, poiché la sordità non riguarda più solo gli anziani ma anche i giovani, spesso a causa dell’esposizione prolungata a suoni ad alto volume. Nei bambini, un deficit uditivo può influenzare negativamente lo sviluppo linguistico, cognitivo e sociale, causando isolamento.
In occasione della Giornata Nazionale dell’Ascolto, organizzata dalla SIAF, il Prof. Quaranta ha ribadito l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce per contrastare efficacemente l’ipoacusia.